Uskok 18
USKOK 18 Gavino era rimasto ad Albona per pochi giorni in attesa che lo dirottassero verso la miniera di destinazione: in questo breve lasso di tempo fece amicizia con un bellunese, un rude montanaro taciturno che aveva lasciato, come altri suoi conterranei, il Cadore per cercare fortuna altrove. In quel periodo la società carbonifera era alla disperata ricerca di mano d’opera da impiegare principalmente in Istria perché, a sud di Càrpano, si progettava di costruire una nuova cittadina che offrisse ospitalità sia ai minatori che ai loro dirigenti. Il consorzio aveva acquisito a questo scopo una larga porzione dei terreni acquitrinosi che occupavano un’area estesa sino ad un ramo secondario del canalone d’Arsa ed aveva provveduto a bonificarli con grande impiego di uomini e capitali. Giuseppe, questo il nome del bellunese, non era adatto per lavorare in miniera ma, a differenza di Gavino, riusciva a nascondere le proprie paure, il terrore del buio e ...