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Visualizzazione dei post da novembre, 2022

Uskok 22

  USKOK 22 Catina era troppo impegnata con il lavoro in trattoria per rendersi conto  compiutamente dei grandi cambiamenti che stavano interessando,  tutti in senso negativo, l’Istria: in qualche  occasione alcuni avventori avevano inveito contro il governo, ma lei non desiderava intromettersi in questioni politiche che riteneva non la riguardassero. Il marito, gravemente ammalatosi prima che scoppiasse la guerra, aveva voluto cambiare il cognome della famiglia e la modifica era stata registrata sulla Gazzetta ufficiale del regno: se qualche indizio  di simpatia nei riguardi del  regime si voleva trovare questa poteva essere l’unica traccia cui non erano però seguite altre azioni che rivelassero particolari orientamenti politici. Nel lavoro si faceva aiutare da due croati: l’anziano Mikula che aveva l’ordine di fischiare, per non ubriacarsi, durante il travaso del vino in cantina e la giovane e bella Antonija, una delle sorelle di Rita, che era diventat...

Uskok 21

  USKOK 21 La fine del conflitto aveva portato grandi cambiamenti: l’Istria non era più soggetta all’impero sconfitto, ma al regno d’Italia. C’era un clima d’attesa: si aspettavano i primi provvedimenti da parte dei nuovi governanti per meglio comprendere cosa il futuro avrebbe riservato. Intanto la situazione economica e sociale era peggiorata non solo nei centri costieri più grandi e popolosi, ma anche nelle campagne che subivano la concorrenza delle terre venete e friulane più fertili e quindi più produttive. Il nuovo corso si avvalse di migliaia di funzionari  che la gente sentiva estranei al tessuto locale: i cosiddetti regnicoli, o zifi,   diversi per cultura e poco propensi a prendere atto della peculiarità di quelle terre, da poco acquisite,  che andavano amministrate con criteri diversi da quelli adottati in altre zone del regno. Diventarono problematiche le relazioni con i contadini slavi che comprendevano e parlavano   l’istro veneto, oltr...

Uskok 20

  USKOK 20   Jolanda aveva perso il marito ed un fratello in Galizia: entrambi erano arruolati nel Novantasettesimo reggimento. Quando, quasi al termine del conflitto, scoppiò la rivolta, l’ammutinamento  a capo del quale si distinsero Liberato, un goriziano e tre slavi, Egidio decise di approfittarne, la situazione era caotica, per disertare abbandonando la caserma di Radkersburg e  raggiungere l’Istria  facendo ritorno a casa. Ogni mattina nel cortile del castello arrivava un anziano sloveno per rifornire le cucine  ed il giovane soldato si accordò con lo slavo per ottenere, naturalmente di nascosto, degli abiti civili. Si procurò tutto quanto gli occorreva tranne le scarpe che non riuscì a reperire, gettò nel fiume la divisa e, durante la libera uscita, si incamminò verso sud senza sapere di preciso come avrebbe potuto raggiungere la penisola. Non era comunque cosa da poco, una lunga trasferta che, per evitare brutte sorprese,  avrebbe effettuat...

Uskok 19

  USKOK 19   Concettina era originaria di Balestrate, un bel paese affacciato sul golfo di Castellammare.  Come tante altre ragazze siciliane aveva conservato i tratti somatici  caratteristici degli antichi normanni: era infatti alta, bionda e con due stupendi occhi azzurri. I ragazzi la puntavano sin da quando, ancora adolescente, si era iscritta al primo anno delle scuole magistrali di Palermo e forse anche da prima. Non ancora diplomata aveva iniziato a frequentare, di nascosto dai propri genitori, un  coetaneo di un paese vicino: si incontravano di sfuggita in città confondendosi tra gli altri studenti e si appartavano in qualche luogo isolato in attesa del torpedone che li avrebbe riportati a casa. Malgrado questi fuggevoli incontri, con la paura di essere scoperti e puniti, si erano fatti delle promesse impegnative ed attendevano l’occasione opportuna per rivelare ai rispettivi genitori le proprie intenzioni. Visto però che le cose andavano per le ...