Uskok 23
Uskok 23 In quelle ore di grande confusione gli ufficiali delle caserme dislocate sul territorio istriano si consultavano tra loro per decidere come muoversi mentre parte dei militari aveva già abbandonato la penisola per cercar di raggiungere zone meno pericolose. Nessuno poteva dirsi al sicuro anche se i più esposti erano, oltre ai soldati di qualsiasi ordine e grado, i dipendenti statali e comunali compresi gli insegnanti, gli appartenenti al clero ed in genere coloro che, magari ingenuamente e senza eccessivo entusiasmo, avevano assecondato le iniziative del regime. Era difficile stabilire se avesse maggior peso la questione etnica o quella politica o se si volessero semplicemente vendicare veri o presunti torti subiti: in genere gli istro veneti e gli italiani giunti da altre regioni venivano considerati “nemici del popolo” perché, con notevoli eccezioni, poco propensi ad accettare le idee comuniste mentre gli slavi avevano matu...